I civic hacker tornano in campo e ora si mobilitano per l’emergenza Ucraina. Gli attivisti, che già avevano curato i progetti Terremoto Centro Italia e Covid19Italia.help, hanno dato vita a UkrainaHelpIT con l’obiettivo di raccogliere informazioni e servizi utili per aiutare chi è in fuga dall’Ucraina verso il nostro Paese.

Il progetto sviluppato in collaborazione con ActionAid e PA Social aggrega tutti i dati, informazioni e news sull’emergenza in corso. Tutte le segnalazioni sono georeferenziate, si trovano su una mappa e sono navigabili sul sito per regione, provincia e ricercabili per comune. Tutti i dati sono open: sono riutilizzabili in qualunque momento e da chiunque.

Ukraine Help è un luogo di incontro tra chi ha bisogno di aiuto e chi lo offre, in particolare associazioni e istituzioni impegnate nella risposta all’emergenza. Si basa sull’approccio do not harm (non nuocere, non fare del male), che impegna le persone che si occupano di interventi umanitari a non causare ulteriori danni e sofferenze come risultato delle loro azioni. Serve a raccogliere e diffondere informazioni utili e servizi a supporto dell’emergenza Ucraina, in particolare dei rifugiati ucraini in Italia che, secondo gli ultimi dati del Viminale sono ormai quasi 50mila.

Al lavoro volontari e volontarie non organizzati in un’associazione: ”Non siamo un’azienda, né un’associazione costituita formalmente”, spiegano. ”Non abbiamo una forma giuridica, agiamo in risposta ad una emergenza, quindi in maniera improvvisa, ma non improvvisata, mettendo a disposizione competenze e passione”. Si definiscono ”civic hacker”: non per forza esperti di codice, ma persone ”che hanno voglia di sporcarsi le mani per risolvere problemi”. Nel gruppo ci sono infatti attualmente 20 persone con diverse competenze e conoscenze che mettono a servizio del progetto: programmatori, designer, data scientist, comunicatori, giornalisti, organizzatori civici, imprenditori e anche dipendenti pubblici.

La community è aperta a tutti: si può collaborare attivamente allo sviluppo della piattaforma entrando nel gruppo di lavoro, gestito tramite Telegram, contribuendo alla sua diffusione su social e media, promuovendo l’uso della piattaforma con i propri contatti e nel proprio territorio, segnalando e monitorando iniziative e servizi, bisogni ed opportunità. La piattaforma si nutre del contributo quotidiano delle persone che segnalano le iniziative e contribuiscono diffonderle nel proprio territorio di appartenenza.

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