La data del 17 marzo 2022 segna l’entrata in vigore del regolamento 2019/320. Questo regolamento stabilisce che tutti gli smartphone venduti nell’Unione Europea (e in altri membri dello spazio economico europeo) abbiano abilitato l’Advanced Mobile Location (AML), come standardizzato presso l’European Telecommunications Standards Institute (ETSI).

In caso di una comunicazione di emergenza (come la chiamata di emergenza al 112), AML fornisce automaticamente le informazioni sulla posizione (derivate dalle capacità di localizzazione dei telefoni) del chiamante all’operatore della centrale operativa che prende in carico la chiamata ( Public Safety Answering Point – PSAP). Naturalmente questo passaggio di informazione avviene in modo conforme alle norme sulla privacy.

Dal dicembre 2020, il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche richiede a tutti gli Stati membri dell’Unione Europea (e ad altri membri delle aree economiche europee) di assicurarsi che i PSAP siano in grado di ricevere i dati di localizzazione del chiamante durante una comunicazione di emergenza. La nuova legislazione completa questo requisito estendendo l’obbligo ai produttori di smartphone.

Come ben sappiamo, i due maggiori sistemi operativi in Europa (Android e iOS) già supportano l’AML. L’entrata in vigore di questa legislazione è un passo importante per la sicurezza delle persone in Europa, in quanto garantisce la certezza che gli smartphone nel nostro continente continueranno a integrare questa tecnologia salvavita.

 

Foto di copertina Thom Bradley da Unsplash