Le Nazioni Unite hanno scelto un testimonial d’eccezione per lanciare un nuovo appello per il clima in vista della COP26 di Glasgow in programma dal 31 ottobre al 12 novembre. Si tratta di Frankie, un velociraptor con la voce originale di Jack Black, che prende la parola alla tribuna delle Nazioni Unite e invita i leader politici, i diplomatici presenti in sala e tutte le persone a non scegliere l’estinzione “don’t choose extinction” ma a portare avanti azioni concrete contro i cambiamenti climatici.
“Almeno noi abbiamo avuto un asteroide“, spiega il dinosauro, riferendosi alla teoria che individua l’estinzione dei dinosauri di 70 milioni di anni fa, ma la nostra scusa per non affrontare la crisi climatica qual è? Ed è proprio sulle scuse che inventiamo che si articola il sito web creato proprio per dar seguito ai messaggi contenuti in questo video: https://dontchooseextinction.com/.
Questo cortometraggio, realizzato in CGI, lanciato questo martedì dal Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), come fulcro della campagna “Non scegliere l’estinzione” mira ad invitarci a smettere di trovare scuse e concentrarci sull’emergenza climatica.
La ricerca dell’UNDP pubblicata come parte della campagna mostra che il mondo spende 423 miliardi di dollari all’anno solo per sovvenzionare i combustibili fossili, abbastanza per coprire una vaccinazione COVID-19 per ogni persona nel mondo o tre volte l’importo annuale necessario per sradicare la povertà estrema globale. Questa analisi dell’UNDP evidenzia poi che questi fondi, pagati dai contribuenti, finiscono per aggravare le disuguaglianze e ostacolare l’azione sui cambiamenti climatici.
“Pensa a tutte le altre cose che potresti fare con quei soldi. In tutto il mondo le persone vivono in povertà. Non pensi che aiutarli avrebbe più senso che… pagare per la scomparsa della tua intera specie?” commenta il dinosauro. “Il film è divertente e coinvolgente, ma le questioni di cui parla non potrebbero essere più serie“, ha affermato Ulrika Modéer, che dirige l’Ufficio per le relazioni esterne e l’advocacy dell’UNDP.
Un nuovo sondaggio mostra che la maggioranza degli americani sostiene le politiche per affrontare il cambiamento climatico, una priorità crescente poiché le condizioni meteorologiche estreme, la siccità, gli incendi e l’innalzamento dei mari hanno un impatto su milioni di persone.
“La COP26 deve essere il momento in cui tutte le nazioni sono all’altezza della sfida del cambiamento climatico, in particolare degli alti emettitori. Poiché la finestra per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius si restringe, questa è la nostra unica strada per garantire il futuro delle persone e del pianeta“, ha affermato Achim Steiner, l’amministratore del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite.
E voi cosa ne pensate di questo tipo di comunicazione?
[Foto di copertina: immagine tratta dal video dell’UNDP]