L’emergenza sanitaria legata al coronavirus ha portato all’estremo alcuni fenomeni legati alla comunicazione come l’infodemia e naturalmente la diffusione di fake news. Se da un lato il fenomeno delle fake news è sempre presente e non nasce con i social network, in questa emergenza le notizie false e le bufale si concentrano quasi esclusivamente sul coronavirus e ha preso ancora più forza grazie a Whatsapp, dove nelle chat e nei gruppi vengono condivisi messaggi e documenti di dubbia natura e dalla fonte ignota.

Nel sovraccarico informativo in cui siamo immersi, dove incertezze, ansie e paure hanno la meglio sulla razionalità dobbiamo riconquistare il nostro ruolo da protagonista, non rassegniamoci allo scetticismo, non arrendiamoci, ma mettiamo in campo la consapevolezza e il pensiero critico per tornare ad orientarci tra le notizie che ci arrivano. Ogni giorno da tv, giornali, social network siamo bombardati da informazioni che riguardano questo virus, la sua diffusione e da i tantissimi numeri e statistiche che lo riguardano, chiediamoci sempre se la notizia che stiamo leggendo è vera, se la fonte è attendibile e soprattutto se si tratta di un messaggio su una chat mettiamolo in dubbio e utilizziamo Google per verificarlo. Non deleghiamo la procedura di verifica solo alla stampa e ai giornalisti, nel nostro piccolo attiviamola anche noi, può succedere a tutti di sbagliare ma non facciamoci schiacciare dalle informazioni.

In nostro aiuto naturalmente ci sono le fonti ufficiali, tra tutte il Ministero della Salute e Dipartimento della Protezione Civile che, oltre ad informare quotidianamente sullo sviluppo dell’emergenza, smentiscono le fake news che circolano. Sul sito del Ministero infatti è stata aperta una sezione dedicata proprio alle bufale: Covid-19 – Attenti alle bufale.

A questi, per riconoscere e smascherare le fake news, si aggiungono i siti che hanno fatto del fact checking il proprio core business: Bufale.net, Butac, Facta.

Un’altra piattaforma fondamentale per la corretta informazione sul virus è il sito web del progetto di civic hacking Covid19Italia.help, anche in questo caso troviamo una sezione interamente dedicata alle fake news.

In più, su questo tema è stata realizzata un’interessante intervista tra Alberto Puliafito direttore di Slow News e Giovanni Zagni, direttore di Pagella Politica che ha appena lanciato il progetto Facta.

Un altro sito che voglio segnalarvi è coronacheck che verifica i dati ufficiali e le affermazioni quantitative sulla diffusione e l’impatto del coronavirus a cura di EUROCOM e Cornell University.

Per quanto riguarda invece i mass media vorrei segnalarvi due testate che stanno lavorando con attenzione e tanta qualità in merito a questa emergenza ovvero Il Post (soprattutto con la newsletter quotidiana che inviano) e Valigia Blu con numerosi articoli che mirano anche a fermare la disinformazione legata al virus.

Per ultimo vi lascio il decalogo realizzato da Il Giornale della Protezione Civile:

E voi quali canali utilizzate per informarvi? Consigliate altri siti per sbufalare le notizie sul coronavirus?

Foto di copertina di Wokandapix da Pixabay.