Alla metà di agosto, il Canada è stato colpito da grandi incendi boschivi che si sono sviluppati nella Columbia Britannica e nel Territori del Nord-Ovest, nei pressi della città di Yellowknife. Gli incendi hanno provocato importanti danni all’ambiente e ai boschi canadesi, oltre alla conseguente evacuazione di decine di migliaia persone. L’evento che però ha generato pesanti critiche da parte del primo ministro canadese Justin Trudeau è stato il blocco della pubblicazione e della condivisione su Facebook e Instagram, ad esempio, dei link ai siti di news da parte di Meta, impedendo la circolazione di cruciali informazioni sull’emergenza in corso.

Ma perché questo blocco?

A gennaio di quest’anno il Canada ha approvato l’Online News Act, una nuova legge che obbliga le grandi aziende tecnologiche, come Meta e Google, a pagare i diritti alle testate giornalistiche per la pubblicazione dei contenuti su queste piattaforme. Se da un lato la misura del governo canadese mira a risollevare un settore in crisi, quello dell’informazione, con nuovi guadagni e rendendo più equo il mercato digitale, dall’altra a sollevato le minacce dei due colossi di bloccare la pubblicazione e la diffusione dei link alle testate giornalistiche. La minaccia si è concretizzata da parte di Meta al primo di agosto con l’entrata in vigore della legge a cui è seguito il blocco e l’impossibilità di pubblicare notizie su Facebook e Instagram (qui il comunicato stampa con l’annuncio del blocco delle news da parte della società di Menlo Park). Il primo ministro Trudeau ha duramente criticato la decisione di Meta di non interrompere questo blocco durante gli incendi, impedendo di fatto la pubblicazione di notizie e link utili sull’emergenza in corso da parte delle testate giornalistiche su Facebook e Instagram.

It is so inconceivable that a company like Facebook is choosing to put corporate profits ahead of ensuring that local news organizations can get up-to-date information to Canadians and reach them” ha dichiarato Trudeau

Da parte sua Meta ha rimandato indietro le accuse, sottolineando l’intenzione di continuare ad opporsi all’Online News Act, che le informazioni sugli incendi erano comunque accessibili sugli account istituzionali oltre ad aver attivato la funzione Safety Check (utilizzata da oltre 45mila persone) nella sezione dedicata ai servizi per le emergenze su Facebook (la pagina dedicata agli incendi in Canada è stata visitata da oltre 300mila utenti).

Per ora il blocco riguarda solo Meta, ma presto anche Alphabet, società proprietaria di Google, potrebbe seguire questo esempio e bloccare le notizie in Canada sulla piattaforma.

Il precedente australiano

Nel 2021 il governo australiano aveva approvato una legge simile a quella canadese in modo che Google e Facebook pagassero gli editori per i contenuti diffusi sulle loro piattaforme. Anche in quel caso seguì il blocco delle notizie da parte di Meta. Il blocco durò solo alcuni giorni a cui è seguito un accordo tra Facebook e il governo federale australiano per intervenire sulla legge.

 

Foto di Matt Howard su Unsplash

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