Oltre 60 bambini tra i 6 e i 13 anni hanno partecipato alla prima edizione della PL Kids Academy, il progetto di educazione civica promosso dalla Polizia Locale di Busseto e Soragna nelle ultime due settimane di giugno di quest’anno. Durante questi quindici giorni, bambini e ragazzi hanno partecipato a lezioni gratuite di educazione stradale, ambientale, digitale e civica, tramite laboratori tenuti dalla Polizia Locale e da animatori e professionisti del settore. Una iniziativa che va oltre i consueti appuntamenti dedicati all’educazione stradale che la Polizia Locale tiene nelle scuole. Per conoscere più a fondo questa iniziativa ne ho parlato con il comandante della Polizia Locale di Busseto e Soragna, Massimiliano Deleo.
Comandante, come è nato questo progetto della PL Kids Academy?
L’idea è nata facendo una considerazione generale. Ci siamo accorti che tutta una serie di attività specialistiche di vari campi, dallo sport ai mestieri più vari, si sviluppano a seguito di scuole. Anche banalmente il calciatore prima di diventarlo passa dalla scuola calcio, lo stesso il medico che fa l’università prima di esercitare. Perché allora non provare a fare una cosa di questo tipo con la Polizia Locale? Siamo presenti in tutti i comuni d’Italia e abbastanza vicini al mondo dei bambini dell’infanzia e delle pre-adolescenza con le nostre classiche lezioni di educazione stradale. Queste attività hanno però un taglio un po’ antiquato, per questo abbiamo pensato di fare qualcosa di nuovo.
Come è strutturata la scuola?
Abbiamo diviso i bambini in nuclei, come le classiche scuole di polizia. C’è il nucleo segnaletica, il nucleo ambientale, quello social e il nucleo droni. I bambini sono divisi nei nuclei per età, ognuno dei quali ha compiti specifici. Per questa prima edizione abbiamo creato quattro nuclei con 16 bambini ciascuno.
Dove si è svolta la scuola?
La sede che abbiamo utilizzato, ubicata nel Comune di Busseto ma aperta anche agli alunni del Comune di Soragna, era una classica aula scolastica particolarmente grande perché usata per recite, presentazioni e riunioni. L’abbiamo completamente attrezzata con una serie di strumentazioni come un monitor interattivo e iPad per ogni bambino che sono stati usati per le varie attività. Questo ha creato un certo interesse per i bambini, a cui si è aggiunto anche l’uso dei droni. Tutto questo è piaciuto molto perché al passo con le loro esigenze. In più tutte le attività sportive sono state fatte all’aria aperta in un parco.
Che attività prevede il percorso didattico?
Abbiamo preso spunto dalle nostre attività istituzionali e abbiamo cercato di svecchiarle affiancandoci un linguaggio e attività più moderne e accattivanti per i bambini. Ad esempio, con il nucleo social, composto dai bambini di quinta elementare e prima media abbiamo, approcciato i social network insieme ad esperti di settore con un laboratorio specifico.
Questo vi ha permesso di fare rete con altre realtà che operano sul territorio
Abbiamo fatto tutta questa serie di laboratori con professionisti e animatori del mondo dell’infanzia specifici per i singoli nuclei, a cui si sono aggiunti alcuni laboratori trasversali a prescindere dal nucleo e dall’età. Per questi ci siamo avvalsi di professionisti e associazioni del posto. La preparazione fisica l’abbiamo fatta con un gruppo sportivo che sul territorio già lavora con i bambini. C’è stato poi il corso di primo soccorso fatto da tutti e quattro i nuclei con i volontari della locale Pubblica Assistenza. In più ci siamo affidati ad una scuola di arti marziali per il corso di difesa personale. L’obiettivo è stato proprio quello di creare sinergia con le attività del posto. Nell’ambito del nucleo ambiente abbiamo poi ospitato una mostra di stampe sui temi dell’inquinamento che al termine della Kids Academy è stata esposta nella biblioteca comunale ed è rimasta a disposizione della cittadinanza.
Le attività della scuola sono state raccontate anche sui social
Abbiamo una pagina Facebook istituzionale del nostro Comando che abbiamo utilizzato per promuovere la scuola. Dato il target anagrafico dei ragazzi e il fatto che Facebook non è un social network particolarmente utilizzato da loro, ci siamo cimentati su Instagram aprendo un account dedicato alla PL Kids Academy dove abbiamo presentato le attività svolte e che, prossimamente, useremo per presentare le novità.
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Come è andata questa prima edizione?
Inizialmente avevamo il timore di far fatica a riempire le classi perché era una iniziativa completamente nuova e diversa dal solito, consapevoli poi delle difficoltà nell’andare a raggiungere i nostri interlocutori. Per questo motivo abbiamo fatto un’azione capillare di “reclutamento” sia sui social, sulla stampa locale, che con la distribuzione delle brochure in tutte le 40 classi delle scuole, che contano 800 bambini e ragazzi, di Busseto e Soragna.
A questo punto abbiamo avuto il problema contrario. Ci sono arrivate oltre 150 domande di partecipazione e abbiamo potuto accontentare solo 64 bambini. Questo è stato un aspetto delicato da portare avanti ma ci ha dato anche il segnale di un apprezzamento dell’attività che stavamo proponendo. A questo ha contribuito il fatto che tutte le attività erano gratuite e non gravavano sulle famiglie.
Avete già pensato agli sviluppi futuri?
C’è la volontà di rifarla l’anno prossimo. Adesso ci stiamo muovendo in due direzioni. Per quanto riguarda l’Academy vorremmo riproporla a giugno 2023 andando a raddoppiare i corsi, ma mantenendo i nuclei con 15-16 bambini, che è il numero migliore per lavorare e fare attività in gruppo. Dall’altro lato vorremmo intensificare le attività nelle scuole durante l’anno scolastico con laboratori insieme a professionisti del settore e tenere viva l’attenzione dei bambini per questa attività.
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