Al lungo elenco di piattaforme e social network che hanno preso provvedimenti contro la disinformazione sul Covid-19 e i vaccini si va ad aggiungere anche Spotify. La piattaforma di streaming musicale è infatti corsa ai ripari dopo le accuse dei cantanti canadesi Neil Young e Joni Mitchell di diffondere informazioni false attraverso alcuni podcast online su Spotify.

Alla richiesta di rimuovere tutta la musica di Young dalla piattaforma, Spotify ha risposto togliendo tutti gli album ed è seguito poi un comunicato in cui annuncia le nuove regole per limitare la diffusione di notizie false attraverso i contenuti online.

Nello specifico, Spotify ha introdotto nuove regole che vietano di condividere informazioni mediche false o ingannevoli (sia per il Covid.19, che l’AIDS o il cancro) che possono causare danni o costituiscono una minaccia diretta alla salute pubblica.

La piattaforma sta poi lavorando per aggiungere un avviso ad ogni episodio dei podcast che includono una discussione sul Covid-19. Questo avviso indirizzerà gli ascoltatori al COVID-19 Hub di Spotify, una risorsa che fornisce un facile accesso a dati, informazioni aggiornate condivise da scienziati, medici, accademici e autorità sanitarie pubbliche di tutto il mondo, nonché link a fonti affidabili.

Inoltre, Spotify si impegnerà a testare modalità per rendere più evidenti le regole della piattaforma ai creator ed editori per aumentare la consapevolezza di ciò che è accettabile e aiutare gli autori a capire la loro responsabilità per i contenuti che pubblicano sulla piattaforma.