Era un lunedì il 24 febbraio 1992, giorno in cui è entrata in vigore la legge 225/92 che istituisce il Servizio Nazionale di Protezione Civile, i suoi compiti prima durante e dopo una emergenza, insieme agli enti che lo compongono.

La normativa

Una legge che arriva come attesa conseguenza di quella che è stata la gestione delle emergenze del sisma del Friuli del ’76 e il terremoto dell’Irpinia del 1980 grazie all’attento lavoro di Giuseppe Zamberletti, padre della protezione civile moderna. Questa legge è rimasta in vigore fino al 2018 quando il Servizio è stato riorganizzato dal nuovo codice della protezione civile approvato con decreto legislativo n.1 del 2 gennaio 2018.

La volontà di riformare la normativa di protezione civile è arrivata quando la legge 225/1992 ha 25 anni e ed è già stata modificata in modo anche intensivo, si pensi alla legge 100 del 2012. Ulteriori variazioni e integrazioni di protezione civile, stratificate nel tempo, passano anche attraverso altri corpi normativi e tutti questi fattori rendono la lettura dell’ordinamento in materia molto difficile. Il nuovo Codice mira così alla semplificazione della normativa di riferimento, attraverso la consapevolezza che il mondo di oggi è complesso e che quindi anche la normativa in materia di protezione civile deve tenere conto di tale complessità, governandola. Il Codice disciplina infatti attività di previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, ma anche di gestione delle emergenze e il loro superamento.

Il messaggio di Mattarella

Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto ricordare questo anniversario: “Il trentesimo anniversario della istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile offre l’occasione per esprimere la gratitudine della Repubblica per il lavoro svolto in tutti questi anni e per rendere omaggio a quanti, per prestare questo servizio, sono caduti in missione a favore del prossimo. La legge istitutiva segnò, nel 1992, un momento di svolta nel nostro ordinamento, dando vita a un sistema complesso che, dai Comuni alle Regioni, alle Autorità nazionali preposte, e con il concorso di tutte le forze operative, incluse quelle fondamentali del volontariato, permise di approntare in tempi brevi una struttura unitaria di intervento rapido ed efficace. Le situazioni di emergenza che si sono verificate successivamente hanno dimostrato la validità delle scelte compiute. Oggi, il Servizio della Protezione Civile può essere annoverato tra le eccellenze del nostro Paese, in grado di fronteggiare situazioni di crisi – anche al di fuori dei confini nazionali per prestare aiuto a Paesi colpiti da gravi calamità – e con una fondamentale attività di prevenzione e studio diretta a ridurre i rischi derivanti dalle fragilità che il nostro territorio manifesta”.

Nel messaggio del Presidente non è mancato poi un riferimento all’emergenza sanitaria che abbiamo affrontato: “Lo scoppio della pandemia ne ha evidenziato – fin dalle prime fasi della diffusione del virus – il valore: le donne e gli uomini della Protezione Civile, insieme al personale sanitario, hanno rappresentato ovunque un punto di riferimento per i cittadini, colpiti da una emergenza sanitaria senza precedenti, a conferma della funzione essenziale svolta a salvaguardia di valori costituzionali fondamentali quali l’integrità della vita, delle comunità, dell’ambiente”.

#ProtezioneCivile30

Per celebrare questo trentennale, il Dipartimento della Protezione Civile ha promosso una campagna di comunicazione sui social network dedicata al servizio nazionale di protezione e alle sue strutture operative. Attraverso l’hashtag #ProtezioneCivile30 sono online tanti contributi, foto, video e ricordi dedicati alla protezione civile, ai contributi del Servizio e al ruolo che ciascun corpo svolge al suo interno.