La quarta edizione del PA Social Day è stata importante sia per i temi trattati intorno alla comunicazione e informazione digitale ma anche per i numeri. Una maratona lunga dieci ore da 18 città diverse che ha raccolto gli interventi di più di 100 relatori con oltre 200.000 persone raggiunte con i live su Facebook, LinkedIn, YouTube e Twitch di PA Social.
Si è parlato molto degli effetti della pandemia sulla comunicazione e sui riflessi che ha avuto sulle attività della pubblica amministrazione. Oltre a questo uno dei temi affrontati è stato quello della prevenzione grazie al panel del coordinamento della Sicilia dal titolo “Comunicare bene la prevenzione”.
Dalla sede di Messina del Dipartimento Regionale della Protezione Civile della Sicilia sono infatti intervenuti: Giovanna Beccalli, giornalista, Responsabile Ufficio Stampa e Relazioni Esterne di AMAM SpA, componente CDT dell’ODG Sicilia, Rosario Gullotta, giornalista, Responsabile attività di Informazione e Comunicazione Istituzionale Comune di Giarre, Coordinatore PA Social Sicilia, Biagio Morabito, giornalista, già Referente della comunicazione del Dipartimento Regionale della Protezione Civile Sicilia e Direttore del DRPC INFORMA, Fabio Badalà giornalista, Referente della comunicazione del Dipartimento Regionale della Protezione Civile Sicilia e Vice-Direttore del DRPC INFORMA – Videomaker, Francesco Pira, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi Università degli studi di Messina – Componente dell’Osservatorio nazionale sulla Comunicazione Digitale PA Social – Istituto Piepoli, Salvo Cocina, Direttore Generale Dipartimento Regionale Protezione Civile Sicilia, Alberto Firenze, commissario per l’emergenza Covid di Messina e Renato Costa, commissario per l’emergenza Covid di Palermo.
Fin dal 2005 infatti nel dipartimento regionale è stato costituito, sotto la guida di Salvo Cocina, una struttura interna dedicata alla comunicazione di protezione civile con un importante investimento sia in termini di personale che di strumenti e dotazioni, anche con la creazione della testata giornalistica DRPC informa. Come ha sottolineato Cocina: “la comunicazione è importante sia per la prevenzione dei rischi che per la gestione delle emergenze. La comunicazione non si fa a tavolino ma sul campo e H24. L’obiettivo è quello di offrire un servizio ai cittadini e i social possono aiutarci in questo, sono una opportunità e dobbiamo farne buon uso”.
In questi anni il Dipartimento siciliano si è occupato della comunicazione in tempo di pace che in emergenza, con anche l’obiettivo di formare i cittadini sui rischi e i comportamenti da adottare, con attività nelle scuole e negli uffici in modo da arrivare capillarmente su tutto il territorio. Morabito ha infatti sottolineato nel suo intervento che “è importante conoscere bene i cittadini a cui ci rivolgiamo e il territorio in modo tale da scegliere e adottare gli strumenti più idonei per informare le persone”. L’esempio è stato quello di Stromboli dove per le caratteristiche dell’isola è difficile arrivare con il segnale radio o tv. Così dove un sondaggio della popolazione con i volontari di protezione civile sull’isola si è capito che gli abitanti più maturi utilizzavano Telegram per informarsi, i più giovani invece Facebook. In risposta a questo, il dipartimento regionale ha aperto un canale Telegram per informare la popolazione sugli eventi vulcanici in corso e una specifica pagina Facebook.
Nel suo intervento, il prof. Pira, ha evidenziato come le fake news sono una emergenza nell’emergenza che si acuisce nel pregiudizio a cui si aggiunge l’ignoranza. Di fronte a questa criticità e al fatto che sempre più italiani utilizzano i social network per informarci è necessario che ci siano strutture dedicate e professionisti formati per la comunicazione in emergenza e avere così messaggi e canali sempre più efficaci.
Una riflessione sulla pandemia e sull’importanza avuta dalla comunicazione è stata portata dai due commissari. Renato Costa, intervistato da Marina Mancini, ha ricordato il ruolo strategico che la comunicazione ha nel costruire il rapporto di fiducia tra cittadino e l’istituzione, per questo è importante non sbagliare, soprattutto in una situazione complessa come la pandemia. Ed è proprio dalle criticità e difficoltà emerse dalla pandemia che dobbiamo ripartire, ha concluso Alberto Firenze.
Dal minuti 1:23:00 il panel della Sicilia:
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