Prima c’era Twitter, poi le pagine Facebook, subito dopo gli account fotografici su Instagram e il cv su LinkedIn. Oggi invece ci troviamo a dialogare nelle room di Clubhouse o ad ascoltare i vari relatori come se fosse una radio, un po’ più social, sui nostri smartphone rigorosamente Apple.
Clubhouse è il nuovo social network basato solo sulla voce che permette di chiacchierare, raccontare storie, idee o approfondire certi temi con gli esperti di settore. Questa applicazione è attualmente disponibile solo per iOS e ci si può iscrivere solo tramite invito da parte di chi è già dentro la piattaforma o dopo essersi messo in lista d’attesa e accettato da qualcuno già all’interno.
È un social network con una dinamica interessante ma insieme ai tanti relatori in stanze degne di attenzione ce ne solo tante altre dense di fuffologi. Insomma come su ogni piattaforma social c’è certamente da prestare attenzione e selezionare bene chi seguire e a quali stanze partecipare. Per non parlare dei disturbatori…
In questi ultimi giorni sono state create alcune stanze legate al tema delle emergenze e ad alcuni fatti di cronaca come il terremoto del 13 febbraio a Fukushima o all’attentato del 22 febbraio nella Repubblica Democratica del Congo. Su questo tema vi rimando all’articolo di Colum Donnelly che approfondisce proprio come utilizzare Clubhouse in emergenza.
Su questa scia vi segnalo l’appuntamento del 24 febbraio proprio su Clubhouse dalle 18:30 alle 19:30 per parlare di Emergenza24, la più grande piattaforma europea indipendente di comunicazione d’emergenza e di protezione civile. Durante questa iniziativa sarà approfondito, insieme a Maurizio Galluzzo, Francesca Anzalone, Colum Donnelly, Francesco Di Costanzo e Christian Tosolin, questo servizio gratuito e aperto agli operatori del settore, giornalisti ma anche cittadini, attivo H24 e 7 giorni su 7 e in generale in tema della comunicazione in emergenza.
Per partecipare: Clubhouse
Foto di Emergenza24