I Volontari della Protezione Civile di Calderara di Reno sono una vera e propria best practice per l’uso quotidiano dei social media. Circa due anni fa hanno avviato un progetto per l’utilizzo strutturato dei social media fatto in collaborazione con l’amministrazione comunale, per sfruttarli nei casi di emergenza, per fare prevenzione con campagne mirate e far conoscere alla popolazione le attività  di controllo e salvaguardia che vengono svolte.

Come per il primo anno, per spiegare cosa è stato fatto e i risultati raggiunti, è stato realizzato un report dettagliato dal titolo “2 Anni di Social Media” che potete scaricare in versione completa a questo link.
In questo periodo sono stati aperte pagine e profili su Facebook, Twitter, Instagram, YouTube ciascuno con obiettivi diversi. I post sulla pagina Facebook hanno registrato complessivamente più di 120.000 visualizzazioni il primo anno e 229.000 il secondo (Calderara di Reno è un paese di 13.000 abitanti con circa 8000 iscritti a Facebook con più di 25 anni). I post relativi all’intervento realizzato a Smerillo per emergenza neve hanno ottenuto fino a 19.000 visualizzazioni individualmente.
Anche la campagna originale di sensibilizzazione della popolazione “Sei Pronto?” (giunta alla seconda edizione) che ha l’obiettivo di far sapere ai cittadini quali sono i comportamenti di protezione civile da attuare per prepararsi ad una situazione di emergenza (come sapere dov’è l’area di attesa individuata dal comune o dove riparasi in caso di terremoto) ha avuto un’ottima visibilità.
“Ci auspichiamo – ha detto  Andrea Manzo Presidente Associazione Volontari Protezione Civile Calderara – che la nostra esperienza sia utile come modello per poter utilizzare sempre di più questi nuovi canali di comunicazione soprattutto a livello locale per raggiungere e sensibilizzare sempre più persone. È importante infatti sia essere riconosciuti come riferimento in grado di fornire informazioni ufficiali ed eventualmente poter smentire informazioni e rumor non corretti, sia riuscire a diffondere sempre di più la cultura della prevenzione dei rischi”.