Si è svolto nella mattina di oggi, mercoledì 28 giugno 2023, in Toscana il primo test a livello regionale di IT-alert, il sistema di allarme pubblico di cui si sta dotando l’Italia.

Sono moltissimi i feedback arrivati attraverso la compilazione del questionario (a due ore dal test erano oltre 140.000 i contributi inviati) grazie ai quali si stanno approfondendo alcuni elementi emersi durante il test in riferimento, in particolare, alla mancata ricezione del messaggio da parte di alcuni dispositivi e, dall’altra parte, dall’arrivo ripetuto del messaggio su uno stesso cellulare.

Con gli operatori di telefonia mobile si sono iniziati ad approfondire e rivedere, su tutto, il processo di invio del messaggio, il comportamento delle celle telefoniche per verificare la copertura avuta e il comportamento dei dispositivi come telefoni, tablet e smartwatch.

I test che entro la fine del 2023 verranno effettuati in tutte le Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento hanno come obiettivi principali, oltre a far conoscere IT-alert alla popolazione, verificare il funzionamento di questo nuovo sistema che si sta costruendo in relazione alle diverse tipologie di telefono e di sistemi operativi e raccogliere indicazioni dagli utenti per implementare il servizio.

La tecnologia cell-broadcast che viene usata presenta, infatti, alcuni limiti: è possibile che un messaggio indirizzato a un’area possa raggiungere anche utenti che si trovano al di fuori dell’area stessa (overshooting: a seguito del test in Toscana sono arrivate diverse segnalazioni di ricezione del messaggio dalle aree confinanti dell’Emilia-Romagna), oppure che in aree senza copertura il messaggio non venga recapitato.

Dopo quello effettuato in Toscana, il secondo test delle attività di invio del messaggio IT-alert è previsto per venerdì 30 giugno in Sardegna. Seguiranno, poi, i test in Sicilia il 5 luglio, in Calabria il 7 luglio e in Emilia-Romagna il 10 luglio.